sabato 20 ottobre 2012

Pasta e ceci da invito!

O meglio dovrei dire "pasta e ciciri"! Questo è un piatto della tradizione di casa mia, che viene preparato tutto l'anno (anche con 40°, basta mangiarlo tiepido), ma soprattutto per la festa del papà in marzo (si, si siamo ancora a ottobre, lo so!!!) e viene chiamato " 'mbitu di San Giuseppe" (in dialetto calabrese - invito). In questo giorno infatti venivano (e forse ancora oggi qualcuno segue questo rito) preparati dei pentoloni di pasta e ceci in ogni famiglia e poi ciascuna offriva il proprio piatto (invitava appunto) alla vicina con uno scambio reciproco della pietanza...quindi ci si ritrovava sulla tavola con diversi piatti da assaggiare, ognuno con un sapore particolare seppur fatto con gli stessi ingredienti! Ho un ricordo lontanissimo di queste scene e, visto che sabato scorso, a casa dei miei, abbiamo gustato questo piatto fumante, è tornato fuori questo racconto!!! Nonostante io segua tutto i passaggi per la preparazione del piatto, non riesco a farlo venire bello "brodoso" come quello di mia mamma e quindi di seguito presento la sua versione.

Pasta e ceci di casa mia






Cosa serve:
(ingredienti per 8 persone)
400 gr. ceci ammollati la sera prima
1 gambo di sedano
1 cipolla
3 cucchiai di passata di pomodoro
sale
olio
500 gr. pasta corta

Mettere ammollo in acqua la sera prima i ceci. Il giorno successivo, sciacquare i ceci e inserirli in una pentola con altra acqua fino a ricoprirli completamente di circa 3/4 cm. Aggiungere la cipolla ed il sedano e lasciare cuocere per circa 2 ore. Quasi a termine della cottura, aggiungere la passata di pomodoro, il sale, l'olio e portare a bollore. Versare la pasta e cuocere per il tempo necessario. Servire bella calda, con una spolverata di pepe nero.
Buon appetito

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