...E così se ne è andata, addormentandosi nel letto che l'aveva accolta in questi cinque anni di malattia subdola e che pian piano le aveva "resettato" tutti i ricordi, la memoria...la nonna paterna dei miei bambini, la mamma del mio maritino. In questa giornata di commemorazione di persone care non più con noi, quest'anno è rientrata anche lei, che abbiamo salutato da una settimana.
Una nonna dolce e affettuosa che solo il mio grandone ha avuto l'onore di conoscere fisicamente quando ancora era in forma. Quando il piccolino è nato lei invece era già molto malata e nel giorno del saluto si chiedeva come facesse la nonna ad andare in cielo "...ma come fa, con l'aereo?"", adorata ingenuità!!!...
Ricordo la prima volta che l'ho conosciuta.
Era una mattina di dicembre di dieci anni fa, fredda ma soleggiata, come in questi giorni...mi era venuta incontro, sul ballatoio di casa: una bella signora settantenne, bionda, ben pettinata ed ingioiellata, indossava una camicia azzurra inamidata, un paio di pantaloni a sigaretta e intorno alla vita il "bigarol" (il grembiule, nel dialetto della città bresciana, di cui era originaria), che appena accortasi di avere indosso, voleva togliere...Era infatti intenta a preparare il pranzo per la fidanzata del suo figliolo preferito :). Ricordo ancora il menù di quella giornata: risotto alla milanese, arrosto con patate e come dessert una semplice tortina, e per finire un buon caffè...la sua bevanda preferita, che sorseggiava spesso nell'arco della giornata.
Era tutta emozionata ed io forse più di lei, ma mai quanto quella volta che le avevamo annunciato l'arrivo del nostro primo bimbo. L'unico che ha amato intensamente e dal quale faceva fatica a staccarsi...lei che era stata costretta a portare il suo di bimbo al nido a soli tre mesi, voleva godersi quel nipotino ogni giorno e questo forse non l'ho mai capito abbastanza :(!!! Ricordo bene le sue parole quando mi diceva come sarebbe stato difficile il momento in cui iniziava l'asilo, non solo per i bambini ma soprattutto per la mamma ...e non aveva tutti i torti.
Era ben felice anche di sapere dell'arrivo del secondo piccino...lui è arrivato quanto lei invece era già stata sopraffatta dalla malattia, che l'ha consumata piano piano fino all'ultimo, come una candela che cerca di rimanere accesa nonostante le correnti la facciano ballonzolare qua e la, fino all'ultimo battito di un cuore decisamente forte e colmo di amore per tutti...
Solo pochi mesi fa è stata smantellata la casa in montagna, perché non veniva più sfruttata a dovere, era decisamente il suo luogo ideale dove abitare...forse chissà in cuor suo sentiva questo cambiamento.
Da questa casa abbiamo portavo via un po' di oggetti a lei appartenuti come questo servizio di tazze e cucchiaini, con i quali lei prendeva il te la mattina e poi subito dopo un bel caffè per affrontare con più carica la giornata!!! Il vassoio invece lo aveva preparato lei tempo prima e mi aveva regalato pochi mesi dopo la nostra collocazione nella casa milanese.
Mi dispiace se a volte non sono stata la nuora che magari avrebbe meritato, lei così dolce e amorevole, ma le ho voluto bene perché era davvero una donna, mamma e nonna speciale!!!!